Rinoplastica
Il naso è, dopo gli occhi, la parte più visibile ed esposta del nostro volto. Non è un caso, dunque, che l’intervento di rinoplastica è uno dei più richiesti dalla gran parte degli uomini e delle donne. Un naso eccessivamente grosso, gibboso, adunco o con narici larghe, può rappresentare un reale motivo di disagio per la persona. La Rinosettoplastica è un intervento chirurgico il cui proposito è quello di migliorare l’aspetto funzionale ed estetico del naso. Il miglioramento si ottiene mediante il rimodellamento dello scheletro cartilagineo ed osseo. Il grado di miglioramento varia da individuo ad individuo ed è influenzato dalla reazione cicatriziale, dalla qualità della cute, e dalle dimensioni e caratteristiche dello scheletro sottostante.
Le incisioni sono praticate all’interno del naso, nel vestibolo delle narici la cosidetta rinoplastica CHIUSA.
Talora, in paziente con caratteristiche particolari, previa informazione, si pratica anche una piccola incisione trasversa nella cute della columella, più o meno a metà tra labbro superiore e punta nasale. Questa variante prende il nome di rinoplastica APERTA. In genere questa tecnica si predilige quando c’è una punta particolarmente complessa da modificare oppure in caso di rinoplastiche secondarie e terziarie.
L’intervento viene eseguito in anestesia generale in regime di day hospital.
La cute viene separata dallo scheletro sottostante. La gobba, se presente, viene rimossa e le ossa nasali vengono fratturate alla base per poter essere avvicinate in modo da ricostruire il dorso del naso. Vengono poi isolate le cartilagini del setto e laterali e ridotte quanto necessario per ottenere il rimodellamento della punta. La cartilagine del setto viene parzialmente asportata, rimodellata e raddrizzata per migliorare la respirazione. La medicazione si esegue con dei tamponi in entrambe le narici e con l’applicazione di un gesso sul dorso per immobilizzare le ossa.
Nelle prime 24 ore dopo l’intervento comparirà un notevole edema (gonfiore) del volto e delle palpebre accompagnato quasi sempre da ecchimosi, ma in genere il dolore è minimo ed il fastidio maggiore è rappresentato dalla presenza dei tamponi nasali. L’edema e l’ecchimosi del volto scompaiono gradatamente nel giro di circa 7 giorni.
Dopo 5 giorni dall’intervento vengono rimossi i tamponi nasali e il gesso.
e’ importante sapere che il naso andrà incontro ad un lungo processo di assestamento che durerà, a seconda dei casi, da tre a dodici mesi. Durante tutto questo periodo il gonfiore si ridurrà ed i tessuti si ammorbidiranno progressivamente, la forma effettiva del naso non potrà essere apprezzata prima della fine di questa evoluzione.
Sarebbe meglio non ricorrere all’intervento di rinoplastica per fini estetici prima del completamento dello sviluppo osseo, dunque prima dei 16 anni di età. In questa fase, infatti, il naso potrebbe ancora crescere e modificarsi, causando dunque una alterazione al risultato finale dell’intervento.